giovedì 29 dicembre 2016

Le violazioni dei diritti fondamentali all'interno dell'Unione europea

Eleonora Evi, della Commissione Petizioni del Parlamento europeo denuncia chiaramente come le istituzioni europee NON garantiscano il rispetto dei diritti fondamentali dei cittadini. Un esempio per tutti, le centinaia e centinaia di petizioni contro lo Jugendamt tedesco che la Commissione tenta continuamente di dichiarare irricevibili, svelando così la sua incapacità a risolvere il problema e soprattutto la sua mancanza di volontà nel riconoscere gli abusi sistematici del sistema tedesco nei confronti dei cittadini europei, adulti e bambini, tedeschi e non.



Qui sotto il testo del suo intervento.

Dall’analisi complessiva del report in questione si colgono in maniera esaustiva gli aspetti positivi, le criticità e le lacune, a volte anche gravi, riscontrate nel corso del 2015, relativamente alle attività svolte dalla Commissione Petizioni.
Di base si può sottolineare come nello sviluppo dei lavori effettuati il ruolo di ascolto dei problemi rilevanti che hanno afflitto i cittadini sia stato svolto in maniera soddisfacente. Tuttavia la mera trattazione delle istanze sottoposte nell'esercizio di petizione riconosciuto dai trattati non può rappresentare la sola risposta che le istituzioni europee siano in grado di fornire. La credibilità dello strumento della petizione e la convinzione da parte dei cittadini circa la sua efficacia risiede in misura preponderante nella capacità di porre fine concretamente alle gravissime violazioni denunciate, specie se, come abbiamo visto, le denunce investono una pluralità di delicatissimi ambiti e materie che di fatto si pongono in diretta correlazione con il novero complessivo dei diritti fondamentali sui quali vige il dovere in capo alle istituzioni europee di piena e indefettibile salvaguardia. Su tale questione è evidente la sussistenza di vistose carenze. La reazione delle istituzioni europee continua nei fatti a mostrarsi debole e tardiva se non inefficace nonostante il contenuto delle petizioni riveli un disagio sociale ed economico sempre più amplificato, con la permanenza o l'aggravarsi anche di situazioni fortemente critiche. Il diritto di petizione rimane quindi uno strumento cruciale per consentire ai cittadini di continuare nell'opera di denuncia e nell'opera di controllo democratico. E’ chiaro tuttavia che soltanto la volontà politica di garantire efficace protezione dei diritti fondamentali, di garantire piena trasparenza, di garantire il coinvolgimento diretto dei cittadini nei processi decisionali recependone lealmente le istanze più avvertite può permettere di credere che l'Unione europea abbia ancora una vocazione sociale, dotandosi di una reale governance democratica.


Un sincero grazie ad Eleonora Evi da parte delle migliaia di genitori vittime del sistema tedesco, nonché petenti abbandonati dalle istituzioni.

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