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Appello degli Onorevoli alle autorità tedesche su RAI 1 per il rispetto dei Diritti fondamentali dei minori







Rinaldi, Colombo e Muscardini I diritti dei minori binazionali e lo Jugendamt




A Empoli con Marinella Colombo e gli obbrobri dello Jugendamt










Intervento On. Mazzoni al PE di Strasburgo sulle lobby tedesche dello Jugendamt

     

TG Parlamento del 28.12.2012 : lo Jugendamt a Strasburgo







Gli eurodeputati francesi e lo Jugendamt







Anche la TV del Parlamento europeo critica lo Jugendamt




Fascicoli redatti all'insaputa del genitore non tedesco e prima di qualsiasi decisione giuridica




Ancora oggi nella "civile" europa i bambini vengono deportati. La cosiddetta giustizia, ottemperando gli ordini tedeschi coperti da legalità attraverso i regolamenti europei, si occupa di strappare i bambini con la forza e di mandarli nel paese dove verranno germanizzati, dove verrà cancellato il genitore non-tedesco dalla loro vita e con lui la loro seconda lingua, cultura e famiglia. Le convenzioni internazionali prevedono diversamente, ma che importa? Se la Germania ordina, l'Italia (e gli altri paesi europei) esegue.


Intervento di Eleonora Evi il 9 febbraio 2015 in Sessione Plenaria al Parlamento europeo :

IT
È inammissibile che nel 2015, dopo innumerevoli petizioni di denuncia, interrogazioni, incontri, gruppi di lavoro e viaggi investigativi, non sia stato ancora possibile definire con esattezza il significato che ogni Paese membro e ogni giurisdizione debba dare all’espressione “bene del bambino” o “interesse superiore del minore”. E’ inammissibile che alcuni Stati membri e soprattutto la Germania intendano questo interesse come relazione del minore con il solo genitore tedesco, come uso della sola lingua tedesca e come cancellazione sistematica a breve, medio o lungo termine, dei contatti con il genitore e tutta la famiglia non-tedesca. Questa interpretazione dell’interesse superiore del fanciullo porta i tribunali di quel paese ad emettere sentenze di legalità tedesca, ma in violazione dei diritti fondamentali e di quelli riconosciuti nella Carta europea.
Ogni tentativo di fare chiarezza su questo punto è stato bloccato in nome della sussidiarietà propria del Diritto di famiglia, calpestando così, in una Unione Europea che si erge a paladina del Diritto, i più elementari Diritti Umani

EN
It is not acceptable that in 2015, after several petitions, questions, meetings, workshops and visits of investigation, the meaning that each member Country and jurisdiction should give to the expression “well-being of the child” or “best interest of the child” has not been clearly defined. It is not acceptable that some member States, and Germany in particular, consider it as the relationship with the sole German parent, as the use of the sole German language and as the hindrance, on a short, medium or long term, of the contacts with the non German parent and family. This interpretation of the best interest of the child allows the courts of this Country to issue sentences according to a German legal basis, although they contravene the fundamental rights and the rights granted by the European Charter.
All efforts to bring clarity about this question have been blocked in the name of the subsidiarity principle of Family Law, in this European Union which elevates itself as the champion of the rule of law, which on the contrary tramples down the most basic human rights.

FR
Il est intolérable qu’en 2015, après les innombrables pétitions de dénonciation, les interrogations, les rencontres, les groupes de travail et les voyages d’investigation, il n’a pas encore été possible de définir exactement la signification que chaque Pays de l’Union doit donner à l’expression « bien-être de l’enfant » ou « intérêt supérieur de l’enfant ». Il est intolérable que certains pays de l’Union et surtout l’Allemagne comprennent cet intérêt en tant que relation entre l’enfant et son parent allemand seulement, comme usage de la langue allemande seulement et en tant qu’effacement systématique -à court, moyen ou long terme- des contacts avec le parent non-allemand et l’ensemble de la famille non-allemande. Cette interprétation de l’intérêt supérieur de l’enfant permet aux tribunaux de ce pays-là de statuer, de façon légale pour les allemands, mais en violation des Droits fondamentaux et des Droits reconnus par la Charte européenne. Tous les essais d’aborder ce problème ont été bloqués au nom de la subsidiarité du Droit de la famille, en bafouant les Droits fondamentaux et de l’Homme, dans une Europe qui se prétend être le gardien du Droit.





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